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5 commenti
ho un caro amico che tiene un teschio sulla scrivania sulla quale lavora tutti i giorni.tutto finisce tutto è limitato.noi per primi eppoi gli altri.una mamma se non avesse un briciolo di fiducia nell’ onnipotenza della vita non diventerebbe mai madre e non starebbe accanto nei momenti più duri con quella presenza silente affettuosa coraggiosa costante determinata.come madre riesco ad andare oltre. con le persone adulte no. se sbagliano maltrattandomi ferendomi offendendomi ecc..chiudo e scappo via.ed ancora una volta si riconferma il messaggio non sono amata, non merito amore. mi vengono fuori anche delle malattie fisiche tanto non reggo l’evento sempre scioccante.devo scappare come unica arma di difesa.
Cioè, avendo memoria dei nostri errori, possiamo essere più misericordiosi verso noi stessi e gli altri, più disposti a perdonare e quindi più in pace?
ricordare gli errori commessi ti ridimensiona, ti dà il senso del limite…più disposto, come dici tu, a perdonare l’altro…
marialuce (che bel nome)…anche a me è successo così tante volte. Sono cresciuta in un paese dove la privacy è considerata un valore inalienabile, anche tra parenti, (forse troppo perchè ho scoperto che l’opposto dell’invasione della privacy è la freddezza e il vuoto)e ora da tanti anni vivo in un paesino del’abruzzo, dove i fatti tuoi sono i fatti degli altri, SPECIALMENTE tra parenti. La parentela dalla parte di mia mamma mi ha fatto passare letteralmente i guai in tanti anni. Io non avevo nè la forza, nè la capacità culturale di evitare i loro attacchi e le pretese assurde che avevano su di me. Ora non è più così. Quando basta, basta!
Anche se tutto il mondo congiurasse per ferirci, c’è Qualcuno che ci ama sempre immensamente e in ogni istante..Qualcuno che è stato disposto a tutto (fino alla morte) pur di amarci… Coraggio, Dio ama intensamente e teneramente ognuno di noi in modo unico e speciale…niente guarisce di più. Un abbraccio