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5 commenti
grazie infinite per questo pensiero. l’ho fatto leggere a mia figlia di 20 anni. grazie per questo saperci guidare, per aiutarci a non sbagliare nell’ inconsapevolezza. ti voglio bene.
stare bene insieme,vedendo nell’altro una creatura che come te,e’in cerca di pace,ascolto reciproco e pazienza.
Sì, lo credo anche io. L’amore è questo.
PERCHE’ L’AMORE PERCHE’
In molti crediamo di amare, e molto.
Ma pochissimi sanno amare,
e molti di meno ancora sanno cosa è essere amati e amare.
Riceviamo da pochissimi vero affetto,
da quasi nessuno comprensione e ascolto, senza giudizio,
e da pochi o forse nessuno nemmeno l’ombra del vero Amore.
Tutti diciamo che l’amore si riconosce dalla passione.
Ma questa è solo un catalizzatore e un antipasto dell’amore.
Tutti diciamo che per l’amore non basta l’affetto.
Eppure l’affetto è la base dell’amore.
Nessuno sa che l’amore è rispetto,
per questo nel mondo non c’è molto amore.
Da mille e mille anni l’uomo si chiede cosa è l’amore.
Da economista ho una certezza:
colui che trova l’amore è l’uomo più ricco del mondo,
per una semplice dimostrazione pratica.
Perché l’amore è l’unico Bene,
che ha il costo più conveniente
di qualsiasi altro elemento esistente in natura:
l’unica prigione dolce, fatta da sbarre di affetto, rispetto, ascolto e parola,
di attrazione senza forza:
è per questo che sconvolge i fisici.
Ma ancora più sorprendente è il suo guadagno:
la libertà di essere sé stessi, completamente,
reciprocamente.
Il mercato dell’amore è ancora più strano:
l’amore si può vendere, gratuitamente,
ma non si può comprare.
Il trucco per trovarlo è: offrirlo senza domandarlo:
perché l’amore non è l’incontro tra domanda e offerta:
ma nasce da due offerte.
Ma se tutto ciò è semplice, banale e vero
tanto quanto rasentano la stupidità queste affermazioni,
perché si sbaglia e si soffre ancor di più in amore?
A questo punto si fa ancora più banale la risposta:
perché tutti applichiamo le regole del mercato dei beni fisici,
e non del Bene dell’amore.
L’amore non è né un mercato di regole della passione senza testa,
e nemmeno della testa senza passione.
Non conosciamo l’amore perché
nessuno ce lo ha offerto,
nemmeno nelle sue forme più semplici,
nessuno ce lo ha mai insegnato,
e nemmeno ha mai pensato che fosse utile farlo,
molti lo scrivono, ma senza saperne,
molti lo fanno ma senza che quello sia amore,
tutti ne parlano, alla noia, ma pochi ce ne parlano sapientemente,
forse perché non ne hanno mai ricevuto,
in nessuna forma,
forse perché pensiamo troppo
alle sole regole del mercato dei beni.
E così facciamo solo male,
anziché Bene,
a noi stessi
e agli altri.
Molti di quelli che pensano di farlo,
lo fanno forse solo edonisticamente con sé stessi.
E’ per questo che tanti amori oggi spesso finiscono,
perché non sono mai iniziati,
perchè non sono mai stati innaffiati,
ma abbandonati a sé stessi
proprio quando il motore della passione
rallentava e supplicava,
invocando,
l’inizio del Vero Lavoro d’Amore.
E’ solo da qui che può nascere il Vero Amore.
Invece dedichiamo tutte le energie per procurarci il bene materiale, anche superfluo,
e la sera torniamo accanto ai nostri Amori, senza voler lavorare per i Bene dell’Amore,
immaginando,
a torto,
che l’Amore evolva nella sua spontaneità,
così come fa quando inizia.
Ho sentito tante e tante canzoni e poesie sull’amore,
ma Albisetti è uno di quelli che descrive tanto Bene l’Amore,
capacità che gli deriva dal suo dichiarato
Amore Filiale
che lui ha
per i suoi lettori.
Un’Albisettiana
(da 24 anni)
bellissima questa lettura dell’amore in chiave “economica” divertente e profondamente vera .ciao grazie