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Valerio Albisetti - Il viaggio della Vita

ANCHE DOPO UNA CERTA ETA’

 La psicologia evolutiva ha creduto finora che si potesse cambiare  fino al periodo della maturità, ma non è così, bisogna essere sempre pronti al cambiamento, anzi deve diventare una caratteristica naturale, se si vuole continuare nel cammino della crescita psicospirituale. Bisogna passare da una struttura rigida e difensiva dei propri egoismi ad una struttura più aperta, fluida, disponibile, capace di rinnovarsi, capace di infondere gioia, fiducia e speranza. Dalla morte dell’egoismo personale nasce una personalità nuova, rinnovata.

    21 commenti

  1. Bisogna combattere in ogni modo l’indurimento del cuore… anche se il mondo ci offre ogni possibile varietà di prove che ci constringono a corazzarci per non soffrire troppo…

  2. fondamentalmente ritengo la cosa necessaria ovvero il raggiungimento di gradi sempre più elevati di consapevolezza…e anche di ascolto, soprattutto di se stessi…e anche degli altri…ovviamente riconoscendo i propri limiti…l’unico “ostacolo” se così possiamo chiamarlo è sempre il raffronto con gli altri…trovare chi ti comprende e chi comprende il tuo modo di essere, di esistere e di evolverti…grazie per il pensiero che condivido…e cerco di viverLO…

  3. Gli altri possono farci male o farci felici. Dobbiamo essere consapevoli di questo. Tutti vogliamo essere felici ed amati, ma noi sappiamo amare? L’AMORE non è avere, ma dare. Diventando meno egoisti ed aprendoci agli altri impareremo che sono loro che hanno il dono di renderci felici, se noi glielo permettiamo. A qualunque età.

  4. …il punto è che ci sono tante persone che preferiscono essere amate che amare…perchè è molto più semplice, non richiede alcuna responsabilità e non c’è necessità di mettersi in gioco; quando sai che l’altro/a ti vuole bene ed è disponibile, ti adagi su questa certezza…se così si può definirla…chi ama si prende anche la responsabilità dell’altro/a, anche a costo di soffrirne…ma non credo sia giusto…anche il pozzo più profondo può esaurirsi…e allora può essere troppo tardi…anche dirgli/le “ti voglio bene”…

  5. è un duro lavoro su se stessi, diseducarsi per poi educarsi a nuovi modi di ‘essere’

  6. Esattamente… significa metter in discussione le proprie certezze e convinzioni… maturate nel processo di crescita, provenienti dall’educazione ricevuta, dalle idee che la famiglia, la scuola, la società ci hanno propinato senza la nostra presa di coscienza che solo da adulti può avvenire…. molte volte rimango ammirato e stupito allo stesso tempo nel vedere quante persone sono la fotocopia perfetta delle loro figure parentali il cui esempio hanno fatto loro in toto… chi invece vuole diventare consapevole è talora costretto a realizzare quella a volte penosa rielaborazione di tutto il materiale psichico maturato dalla nascita… e realizza quanto talora inconsistenti ed inefficaci e nevrotici possano essere gli esempi ricevuti… un viaggio senza fine… verso la completa maturazione psicospirituale.

  7. io estenderei la psicospiritualità alle tradizioni esoteriche, che hanno preceduto le religioni monoteiste

  8. :-) Rispondo per Adriana ma anche per per tutti (me incluso).
    Ovvio che sentirsi amati è bello, confortevole e una persona che ti avvolge in un caldo abbraccio ricorda molto il senso di protezione materno, ma come ci insegna il “nostro” Valerio (ovviamente con un bel ;-) perchè le persone non saranno mai “nostre”), noi siamo solo e se decidiamo di amare gli altri è perchè questa sensazione ci fa stare bene, indipendentemente se gli altri ricambiano. Ovvio che ci farebbe piacere ricevere un ricambio d’amore, ma non dobbiamo amare con questa aspettativa.
    Coltiviamo l’amore dentro di noi. Amiamo sentirci buoni e apprezziamo la vita nelle sue cose più piccole. Se incontriamo una persona simile a noi, noterà questo amore che abbiamo dentro. Almeno così spero per me stesso e la mia vita. Se ognuno si comportasse seguendo i consigli del proprio cuore, penso che l’umanità progredirebbe enormemente.

  9. @Paolo anch’io condivido quanto dici anche se spesso…come mi ha detto un caro amico..Mi dimentico che chi ama come me, con tanta intensità, è destinato a soffrire…certo io provo questa gioia, la provo ne sono sicura…è molto triste non tanto non essere in parte ricambiati con la stessa intensità…ma come dire…ad intermittenza…anch’io avrei bisogno di conforto, anch’io sono “umana” ma se alla fine vado bene per questo motivo, solo perchè ho questa facoltà…di dare…significa che c’è sempre chi egoisticamente si prende…e ti lascia un certo vuoto…lo sò che le persone non sono nostre e non ho mai reclamato alcun diritto proprietà…non l’ho mai fatto con il mio cane figuriamoci con le persone…io stessa desidero ed amo la mia libertà…

  10. bella sta cosa dell’amore Paolo…. in effetti spesso ci dimentichiamo che siamo stati generati da un atto di autentico amore…. almeni da quello di Dio….

  11. @Massimo e @Adriana: quello che ho scritto lo penso lo cerco di mettere in pratica ogni giorno. Non ho detto che è facilo….ANZI!!!
    Mi scontro sempre con persone che non accettano di soffrire, di faticare, di vivere! Il percosro più faticoso è quello che ti fa crescere di più. Il mio carattere mi porta a essere sereno e ogni difficoltà la vedo come un TEST che la vita ci pone davanti perchè ci serve (a noi) per crescere. Bisogna sapere cosa si vuole ed essere COERENTI con i propri pensieri. Carissimi, so che non è facile! :-)

  12. per noi segni d’acqua…. ciò è molto facile da capire essendo molto molto sensibili…….

  13. Anni fa mi hanno presentato questa immagine della vita che la “sento” presente. La vita di tutti noi inizia sempre alla base di una montagna che noi dobbiamo salire (la piramide di Maslow?).
    Ognuno sceglie il suo sentiero. Lungo la salita incontra della gente che può dare consigli sul sentiero o dare una mano. Ogni scalino superato ci allena a superare scalini maggiori. Ognuno è libero di fermarsi quando vuole, smettere di salire o continuare. Si può incontrare qualcuno ed aiutarlo a salire, ma per salire velocemente dobbiamo averlo in fianco e non portarlo in braccio. Ciao. :-)

  14. …l’importante è la meta, non tanto la strada…:-)

  15. due piccole correzioni….

    1) la Piramide di Maslow in realtà è una sorta di schematizzazione un po’ superata che indica la sequenza dei bisogni dell’uomo da quelli essenziali (la base) che sono fisiologici… amore, cibo, aria, acqua, protezione, ecc…. fin su verso quelli meno essenziali…. carriera, soddisfazione personale… ecc ecc (forse Paolo ti riferivi a un’altra piramide).

    2) È vero che la meta è importante e il fine appunto giustifica i mezzi… però nella vita ciò che conta è la sequenza di esperienze che si realizzano ed affrontano durante il percorso che porta alla metà… il viaggio… in altre parole è importantissimo…. quanto la meta… ciao

  16. Leggo ora (son tornato tardino considerando la sveglia alle 6:15!).
    1) Beh, la piramide di Maslow è si vecchiotta (1954) ma ancora attuale. Si riferisce ai bisogni dell’uomo andando da quelli fisiologici, sicurezza, affetto, stima fino autorealizzazione. So che è concepita quando la psicoanalisi era agli albori, ma l’ho citata tanto per identificare il parallelismo tra la salita di una montagna e la vetta dei propri bisogni. Vale sempre che è difficile parlare di filosofia a stomaco vuoto! ;-)
    2) Concordo che il viaggio sia importantissimo. A volte si può non giungere alla meta, ma il solo aver intrapreso il viaggio ci ha arricchiti.
    Tutto ciò che facciamo nutre la nostra anima.
    Ora vado a dormire ma vi volevo ringraziare tutti per avermi arricchito. Penso che una puntata del “Grande fratello” avrebbe dato un pò meno (ovviamente molto ;-)) di questo scambio di opinioni.
    Buon viaggio. :-)

  17. ….e come diceva Teresa D’Avila: “L’importante non è pensare molto, ma amare molto”

  18. Grazie Valerio, che ci hai fatto capire che la nostra vita è un viaggio avventuroso,: facendolo con il sorriso, riusciremo ad affrontarlo in maniera più positiva per noi e anche per le persone che ci stanno vicino. Sei sempre nel nostro cuore!

  19. è vero siamo sempre in cammino, la nostra vita è un viaggio pieno di novità, e quindi abbiamo tante possibilità di cambiare atteggiamenti, di essere positivi: Grazie Valerio, sei nel mio <3 e in quello di tante persone!

  20. è vero siamo sempre in cammino, la nostra vita è un viaggio pieno di novità, e quindi abbiamo tante possibilità di cambiare atteggiamenti, di essere positivi: Grazie Valerio, sei nel mio <3 e in quello di tante persone!

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