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Valerio Albisetti - Il viaggio della Vita

COME VINCERE SUI PENSIERI ( aggiunta a STOP AI PENSIERI)

Il post precedente sui troppi pensieri che affollano la nostra mente (overthinking) ha avuto molta attenzione da parte di voi che mi seguite..allora per esaudire la vostra encomiabile volontà di apprendere vi aggiungo oggi parte di uno scritto che ho inviato a una amica su questo argomento.

Per l’overthinking sappi che tutti, più o meno, lo provano. Soprattutto noi che facciamo un lavoro intellettuale. Ancora a volte io stesso lo provo ed è sufficiente un BASTA, ANDATE VIA e i pensieri fuggono. Questo però è un traguardo, credo, che si raggiunge dopo aver combattuto con loro per tanto tempo. L’overthinking, secondo me, coinvolge un po’ tutta la nostra personalità. Prima cosa è imparare a NON sentirci come se fossimo  i nostri pensieri. Non dobbiamo identificarci totalmente nei nostri pensieri. Noi siamo avvantaggiati su questo punto perchè sappiamo che questo è un punto fondamentale della nostra spiritualità. Noi crediamo di essere una entità al di là dei pensieri che ci attraversano, al di là del nostro corpo. Siamo una entità spirituale, proveniente da Dio. Questo nostro credere ci aiuta a vivere i pensieri come qualcosa che ci attraversa, ma non siamo noi. E già questo nostro credere deve essere il fondamento della nostra personalità. Il secondo fondamento consiste nel imporci a stare sul momento presente. Possiamo ovviamente sognare a occhi aperti il nostro futuro, programmare, ma ( a questo proposito io ho impiegato qualche anno per riuscirci) ogniqualvolta non stiamo sul presente dobbiamo richiamare all’ordine la nostra mente. Ecco ciò che ti sto tramandando è un vero e proprio lavoro di igiene mentale su base spirituale. Riuscendo a concentrarci fortemente su ciò che stiamo facendo nel momento presente rieduchiamo la nostra mente a correre di qua e di là , ma a obbedire ai nostri comandi ( che per noi sono essenzialmente spirituali) e, contemporaneamente, portiamo via energia ai nostri pensieri girovaghi o ossessivi. Su questi due fondamenti allora sarà più facile per noi assumere un distacco dai nostri pensieri. Anche questo è un compito della spiritualità che, spero di riuscire a tramandare anche attraverso il blog e attraverso la Fondazione che quest’anno sono riuscito a costituire, ma è appena nata e purtroppo non ho ancora eredi spirituali. Comunque tornando a noi, per allenarci al distacco, basterebbe immaginare se stessi come se fossimo un’altra persona. Anche qui, io uso il vecchio esame di coscienza cattolico, cioè rivedere parte della giornata che abbiamo trascorso come se fosse un film dove il protagonista non siamo noi stessi, in sintesi rivedere noi dall’esterno. Questo stratagemma io lo uso fin da ragazzo e ha funzionato molto bene.
Lo faccio sempre minimo tre volte al giorno, ma tutte le volte che serve. E’ silenzioso, dura un minuto o due e nessuno se ne accorge che lo sto facendo. Procedendo dobbiamo imparare anche a lasciare andare. E’ un problema di controllo. Purtroppo questa società ci ha insegnato a controllare tutto. E se non riusciamo
ad avere il controllo di una situazione andiamo nel panico. Anche qui la mia psicospiritualità vuole insegnare ad accettare le cose che non possiamo cambiare e controllare perchè esiste veramente Dio ed è lui l’artefice di tutto. A tal proposito io recito mentalmente la frase che è anche usata credo dai musulmani e altre religioni :TUTTO
E’ DISPOSTO DA DIO. Non entriamo qui in approfondimenti, lo faremi in altre occasioni, ma il solo ricordare questa frase perentoria a cui io ormai ubbidisco ciecamente mi fa fuggire tutti i pensieri negativi, ossessivi, petulanti e vanagloriosi. Mi ricorda che io non sono nessuno, men che meno i miei stupidi pensieri, e che io non posso far nulla senza che Dio lo voglia. Ho avuto la grazia di Dio di aver aiutato molte persone a guarire, ma, per evitare di entrare in un circuito megalomanico, mi sono sempre detto, tu fai il possibile, poi lascia che ci pensi Dio. Se mi hai seguito, ora hai una personalità ben fondata e puoi usare alcune visualizzazioni: io ho fatto nel blog quella del ciotolo o sasso che discende lentamente nel fondo del lago a indicare di lasciare la superficie dei pensieri e andare sotto, fino al fondo, al centro di noi stessi dove abita il silenzio e la pace interiore, dove non possono entrare i pensieri umani. Nella visualizzazione puoi mettere dentro al sasso i pensieri che ti attanagliano e allontanarli facendoli scendere nel fondo del lago. Il tutto dura pochi minuti. Oppure puoi fare visualizzazioni di calma e quiete immaginando la distesa calma di un piccolo lago alpino proteto dalle montagne e dalle acque limpidissime bianco azzurre dove far riposare la tua mente. Diverrà nel tempo il tuo lago personale dove nessuno
può entrare.Oppure puoi pensare a un fiore, tipo una margherita, e immaginare che ogni petalo sia un pensiero negativo che vuoi togliere dalla tua mente e così staccherai un petalo alla volta e lo lascerai cadere per sempre a terra. Ci sono tanti tipi di visualizzazioni e potrai inventarne di tue.

    5 commenti

  1. Sei meraviglioso ,si sente tanto amore in quello che dici,semplicemente grazie dal cuore.

  2. Grazie Miryam le tue parole sono balsamo per il mio spirito.

  3. Ciao Valerio, mi commuovono le tue parole, sei profondo e manifesti una grande generosità. Mentre parli di te pensi a noi: queste riflessioni ci giungono dirette come se avessimo bisogno con urgenza di trovare un’oasi di pace; infatti noi donne, compresa me, corriamo ogni giorno il rischio di farci travolgere dai pensieri e dall’esigenza di controllo. Personalmente quando faccio il pieno mi sento spossata e, a volte mi spavento. Pertanto, con sacrificio, smetto di arrovellarmi il cervello e mi metto a pulire la casa con maestria e velocità. Dopo solo un’ora sento il mio fisico pimpante e il buon umore mi pervade di nuovo. I miei famigliari il più delle volte non si accorgono di questi miei “passaggi di stato” e non sanno che ci metto forza di volontà e determinazione in dosi massicce. Carissimo Valerio è vero “Tutto è disposto da Dio”: frase che ricorreva spesso parlando con mia madre; gli ultimi tempi diceva: “Quel che Dio vorrà” oppure ” Lasciamo fare a Lui”. Le tue immagini ci aiutano a prendere le distanze da ciò che ci rende vulnerabili. In questo preciso momento, mentre scrivo, mi sono liberata dalle zavorre pesanti della giornata, legate ad alcune problematiche con i figli. Sei di grande aiuto per tutti. Un grande abbraccio e un inno alla vita!

  4. grazie Valerio, molto belli e utili i tuoi pensieri. Questo mi ricorda la pratica del discernimento degli spiriti ignaziana

  5. Mara la tua testimonianza mi commuove. Non ho parole. Grazie.

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