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Comme vous le savez, actuellement j’écris mon nouveau livre sur l’amour qui sortira en librairie l’année prochaine, toujours pour les Editions Paoline et, en approfondissant la question, je m’aperçois que tout est en train de changer. Par exemple, le mariage conçu comme vivre ensemble pour toujours, me semble disparu, et tout bonnement en dehors du temps, comme quelque chose de l’autre siècle …..le vivre ensemble n’est plus pour toujours, et pas avec une seule personne, mais il est devenu un moyen très flexible de vivre des émotions, si possible sans complications, ou chacun sait dès le début qu’il peut partir quand il veut et que la porte est toujours ouverte à des nouvelles connaissances, à des nouvelles rencontres. Ne croyez vous pas qu’il y a beaucoup de Facebook dans cela ?……où il suffit d’un click pour effacer une amitié ?
2 commenti
Assolutamente si… Anche se mi rendo conto che il discorso “matrimonio” è un argomento veramente troppo complesso che alle volte presenta una molteplicità di “ragioni” e sfaccettature che non sempre sono giudicabili… Mi è sempre rimasto impresso quello che diceva Fromm rispetto alle relazioni, che nella società odierna, assumono gli stessi connotati del nostro sistema economico capitalistico; quasi che, anche l’amore, l’amicizia, fossero un mero scambio di mercato del tipo: “Io ti do quanto tu mi dai” Se non mi dai più, è inutile che stiamo insieme! Credo che il problema stia tutto qui. In una immaturità di fondo della persona che preferisce delle relazioni comode “alla facebook” che l’assunzione di una matura responsabilità nel rapporto con l’altro.
Si è vero, i rapporti si vivono veramente in modo superficiale e disimpegnato, ci lasciamo tutti una porticina per scappare via se le cose dovessere stringere troppo..ma..io non sarei forse così pessimista..non credo che una volta si fosse più maturi ma solo più repressi…i rapporti duravano di più, nella maggior parte dei casi, perchè vi era più controllo sociale..oggi siamo immaturi come prima ma siamo in una fase di passaggio forse…dal controllo esterno al disimpegno folle per approdare, chissà, ad un impegno voluto e scelto. Certo oggi si vive male…molto male.