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Valerio Albisetti - Il viaggio della Vita

La realtà come dono

Per la nostra cultura scientifica e disincantata, insensibile al fascino del mistero, tutto ciò che esiste si riduce a materia da utilizzare, da analizzare.
La realtà è vissuta in rapporto a noi stessi, ai bisogni che riesce a soddisfare.
Si tratta di un rapporto ingordo, manipolativo, simile a quello che un bambino, nella sua fase narcisistica, ha con le persone circostanti.
Un simile rapporto nuoce soprattutto perchè svuota di valore il reale e non permette di avere con esso un rapporto ricco e pieno di senso.
Per questo ci sentiamo, spesso, soli e incapaci di comunicare con l’altro.
Solo se scegliamo di risignificare il mondo, la realtà che ci circonda come dono, la vita diventa luogo pieno di significato.
Se Dio è il vero proprietario della terra, allora noi siamo solo gli ospiti.
Si passa dal possesso all’accoglienza.
L’essere umano non possiede il mondo, ma può servirsene.
Il mondo non è suo, ma può abitarlo.
Disporsi all’accoglienza, rinunciando al possesso, significa entrare in una logica di gratuità.
Tutto ci è stato donato.
Gratuitamente.
Al di fuori di questa visione, la realtà può solo venir reificata, monetizzata.

    3 commenti

  1. Ahhhhhhhhhhh.. (sospiro) .. sì!… Bellisssima considerazione di fine giornata…
    I CONCETTI CREANO DEGLI IDOLI. SOLO LO STUPORE COGLIE QUALCOSA
    (Gregorio di Nazianzio)

    Non sappiamo più stupirci …

    Grazie, Valerio

  2. La realtà. Mi sono trovata in una situazione in cui non so cosa sia la realtà. Ora la cerco per dare il mio senso. Ma la prima sensazione che ho percepito è stata quella di un vuoto assoluto. Per anni ho vissuto con la convinzione che solo ciò che mi stava attorno era la realtà. Ma la persona che consideravo a me più vicina non aveva fatto altro che mentire e propormi una visione alterata. E’ stato come vivere in un film dove il regista poteva a suo piacimento cambiare nel corso della registrazione le scene a suo piacimento. Avrei potuto vivere in quella realtà o in un altro livello parallelo, come se potessero esistere degli stati possibili che uno avrebbe potuto scegliere se solo ne avesse potuto avere la facoltà. In questo mare di possibilità si è venuta a creare un’increspatura, lì ho inciampato. Qualcuno, qualcosa mi ha fatto inciampare. Mi sono fermata.

  3. chi ci sta vicino non è la realtà..il problema non è stato tuo, ma suo..è stato lui che mentiva…

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