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Valerio Albisetti - Il viaggio della Vita

L’ANIMA ALBISETTIANA SUL LAVORO

Non vogliamo perdere la nostra anima per il lavoro.
Vogliamo portare la nostra anima nel lavoro!
Noi viviamo al di là di noi stessi, del nostro tornaconto.
Anche se qualcuno vicino, per debolezza, per paura, tenta di indebolirci, noi vogliamo vivere, non farci vivere dalla vita.
Noi non lavoriamo per istinto, ma per scelta.
Per tradurre in opere i nostri carismi.
Per noi le opere sono la verifica dei nostri pensieri.
Vogliamo, con il nostro lavoro, incidere nel mondo, in chi ci sta accanto, anche anonimamente, sempre stando in contatto con la nostra spiritualità.
Lavoriamo perchè sentiamo di essere strumenti di qualcosa di più grande, di Dio.
Nel nostro cuore sappiamo di essere unici e irripetibili.
Noi lavoriamo con il cuore.
Dove non c’è il cuore, non può esserci crescita personale.
Dove non c’è il cuore, non può esserci fiducia.
Dove non c’è il cuore, non può esserci motivazione, passione.
Dove non c’è il cuore non può esserci senso.
Dove non c’è il cuore, non può esserci serenità, pace interiore.
E allora diciamo:
basta con i lavori amorali,
basta con i lavori inutili,
basta con i lavori noiosi,
basta con i lavori alienanti, frustranti.

    7 commenti

  1. The Albisetti Manifesto…Ma gli Albisetti sanno vivere anche le situazioni di lavoro poco gratificanti? Sappiamo restare integri anche quando il luogo di lavoro è meno che ottimale? Io spero di sì…non è sempre stato così, almeno per me..mi portavo a casa le angosce e lo stress quotidiano del lavoro e poi, quando quel lavoro si è volitilizzato e ne ho trovato un altro, mi sono detta “ora cambio anche il mio atteggiamento:mai più riportare problemi a casa, mai più rinunciare alla pace interiore per il lavoro”. Sono stata brava a mantenere quella promessa. Ho portato un’impronta diversa in una piccolissima ditta a conduzione familiare, in particolare per la spiritualità. Qualcuno mi ha anche preso un pò in giro inizialmente, ma tutti hanno capito che potevano venire da me se avevano un problema, e nel tempo questo si è avverato. Il lavoro che faccio, nel tempo è diminuito e gli aspetti che più mi garbavano (es viaggiare) non si avverano più a causa di un avvicendamento della persona che di solito accompagnavo. Le mie abilità, conseguentemente, sono poco “sfruttate” e a volte la noia prende il sopravvento. Ma non è mai un tempo inutile perchè il mio mondo interiore è vivace e pieno di colori.

  2. Buongiorno.
    Leggendo questo post non ho potuto fare a meno di notare come ha cominciato l’articolo: “noi albisettiani”…
    Bho, anche cn tt la stima che ho nei suoi confronti x’ la ritengo una persona-guida, non posso che rimanere un po’ stizzito, perchè sembra quasi che sia un raggruppamento, una cerchia ristretta e riservata a pochi privilegiati, noi di più… una setta…
    in fin dei conti siamo tutti cristiani e come ho letto da qualche parte nei suoi libri nessun incontro è casuale e bisogna ringraziare Dio che alle volte ci fa incontrare esempi negativi! in fin dei conti dalla mia esperienza di vita devo dire di essere stato guidato di più sulla “retta via” da persone considerate negative anzichè da persone “per bene”…
    Il blog non è mio, è il suo, ed è giusto che lo scriva cm meglio creda, però bho, a me quel “noi albisettiani” nn è proprio piaciuto!
    (a parte quello consideri che leggo i suoi post tt i giorni e li ritengo molto utili! le poesie proprio nn mi piacciono ma i post sn veramente ben fatti! …e complimenti anche x i suoi libri!)
    Claudio

  3. Grazie di questo contributo, molto bello; anche perchè del lavoro nessuno può farne a meno, volenti o nolenti dobbiamo accettare il lavoro che abbiamo (se non è oggettivamente possibile averne uno migliore).
    saluti

  4. Carissimo Valerio,
    ti ringrazio per l’energia positiva che diffondi con questo pensiero.
    Sei una fonte inesauribile di Amore che rinfranca l’Anima.
    Aiuti sempre noi che lottiamo ogni giorno sul posto di lavoro, per affermare la nostra unicità e appartenenza a Dio.
    Ti saluto con grande affetto.

  5. VALERIO CARO, MI FAI PIANGERE!DI GIOIA DI NOSTALGIA. TORNATA DAL LAVORO DALLA MATERNITA’ HO SUBITO VIOLENTEMENTE IL MOBBING, VOLEVO REAGIRE MA MI HANNO DISTRUTTA PERSONALMENTE E LA MIA FAMIGLIA E NON SI E’ PIU FERMATO E’ ANDATO IN CRESCENDO. MA IO SONO DIVERSA, NON POSSO CAMBIARE ADEGUARMI PERCHE’ HO TROPPA CONSAPEVOLEZZA DEL MIO ESSERE ORAMAI SONO RASSEGNATA A SOCCOMBERE ESSENDO SOLA. PER IL BENE NON TROVI PERSONE CHE CAPISCONO E SI UNISCONO A TE E SONO DALLA TUA PARTE FACENDO MURO D’ACCIAIO. PER IL MALE ED IL PROPRIO TORNACONTO SONO BUONI TUTTI AD AGGREGARSI. SPESSO VIGLIACCAMENTE CONTRO UNA PERSONA SOLA E INDIFESA. RILEGGO I TUOI PENSIERI..NON MI FAR SOGNARE SENNO’ PIANGO…DOVE ANDARE, CON CHI ANDARE, DOVE ESISTE, DOV’E’ REALIZZABILE???…………..PERSONALMENTE CONOSCO LA SOLITUDINE L’ONESTA’ PAGATA SOLO SULLA PROPRIA PELLE E QUELLA DEI FIGLI.

  6. anche in un ambiente difficile ed ostile, si può lavorare guardando, non ai
    progetti che non si possono realizzare a causa della ostilità dell’ambiente, ma cercando di costruire rapporti positivi anche con una sola persona, quella che ci sembra più vicina nel condividere almeno in parte le nostre idee.Questo ci dà coraggio per continuare, ed anche una motivazione,nel senso che nel nostro piccolo e ispido ambiente, riusciamo a far fiorire un rapporto diverso…umano.

  7. Nel posto di lavoro ho acquisito più fiducia in me stessa da quando ho iniziato a leggere i tuoi libri che mi hanno trasmesso una carica positiva che mi ha dato forza nei momenti in cui mi sembrava di non farcela.
    E mi piace leggere i pensieri del tuo blog anche a mia figlia, perchè le diano quell’energia positiva da renderla forte nel suo ambiente di lavoro dove l’onestà, la sincerità, l’entusiasmo sono parole che non si conoscono.
    Grazie Valerio

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