Non ho mai creduto alla felicità, né l’ho mai inseguita, mentre ho sempre creduto alla serenità, alla pace interiore, un benessere del cuore che ci rende appagati e disponibili alla vita. Già nei miei primi libri parlavo di ridurre il proprio grado di nevrosi. E non ho cambiato idea.
Ancora oggi è attuale e appartiene alla mia visione personale, da sempre. Bisogna spostarsi da livelli inferiori di vita psicospirituale a livelli sempre più elevati. Ciò dovrebbe essere lo scopo principale della vita. Ed è per questo che scrivo i miei libri.
Aiutare gli altri a ridurre il proprio grado di nevrosi, a raggiungere la vera consapevolezza di se stessi. Una consapevolezza che porta alla serenità, alla pace interiore.
Questa consapevolezza, tra l’altro, vi farà vedere cose che prima non vedevate. Vi trasformerà e trasformerà la vostra vita.
Ma soprattutto saprete porvi finalmente domande ricche di senso.
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E soprattutto, credo, questa consapevolezza aiuterebbe ad ottenere un livello minore di “accusa” nei confronti dell’altro, ritenuto l’unico colpevole e responsabile delle catastrofi nella propria vita.