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Valerio Albisetti - Il viaggio della Vita

SE NON PUOI PARLARE BENE DI QUALCUNO, ALLORA NON PARLARE !

Quanta ignoranza, quanta volgarità, quanta presunzione, quanta superficialità, quanta cattiveria, e poi pettegolezzi, calunnie, dicerie, diffamazioni, incontro ogni giorno in questa società malata. Eppure molti di questi vanno in chiesa o si credono spirituali. Ecco perchè ho coniato fin dagli anni settanta del novecento del secolo scorso il termine psicospiritualità, perchè noi Albisettians crediamo che per dirsi spirituali bisogna anche e soprattutto cambiare mentalità, fare autoanalisi quotidianamente per trovare le nostre nevrosi e ridurre il loro grado, il loro livello. Noi Albisettians parliamo di pulire il cuore per sentirsi veramente psicospirituali. Non avrei mai creduto che nell’anno 2022 nulla è cambiato, anzi tutto è peggiorato. Grazie a internet e ai progressi digitali ognuno può dire e credere in quello che vuole senza filtri. Per noi, al contrario, è centrale la capacità di discernimento. Non prendiamo mai per vero tutto ciò che ci dicono i potenti di turno. Leggiamo, ci informiamo ma poi discerniamo ciò che veramente è utile per il cammino della nostra spiritualità o no. Se non fossi ormai profondamente spirituale, vedendo tutta questa “torre di Babele” e come gli incapaci, gli stupidi, gli ignoranti, si permettono di parlare, di giudicare, sarei pieno di rabbia. Ma la mia spiritualità mi dice che non ne vale la pena. So che gli invidiosi, non potendo raggiungere ciò che ha conquistato l’altro, non possono fare altro che denigrarlo, credendo così di svalutarlo e porlo al loro stesso livello. Che stupidità. Non sanno quello che fanno. Non sanno che ognuno dovrebbe pensare a divenire protagonista della propria esistenza, senza badare a ciò che fanno gli altri. Ve lo ripeto, il Dio in cui noi vogliamo credere è un Dio che  un giorno ci giudicherà. Noi non apparteniamo a questa maggioranza buonista che dice che tutti andremo in Paradiso e tutto sarà perdonato. Troppo comodo, troppo facile. Che vuol dire? Se non mettersi a posto la coscienza. Ma noi siamo lontani mille miglia da questa visione. Noi crediamo che siamo venuti su questo pianeta, ve lo ricordo ancora una volta, solo per ridurre al minimo le nostre nevrosi, e aumentare il livello della nostra consapevolezza spirituale. Nient’altro. Noi ci sentiamo immortali con lo spirito, e sappiamo cheIMG-20191213-WA0040IMG-20191213-WA0014IMG-20191213-WA0013 il mondo è solo vanità.  Noi Albisettians non giudichiamo mai l’altro. Crediamo che ci pensi Dio a farlo. Non pretendiamo di cambiare l’altro, è come correre dietro al vento. Vogliamo solo dire : se non puoi parlare bene di qualcuno, allora non parlare!

    2 commenti

  1. Grazie Valerio per le tue parole su cui meditare ♡ felice giornata

  2. Ciao Valerio, ho letto con attenzione questo articolo e mi soffermo sull’affermazione” non vogliamo cambiare l’altro”. Mi tocca da vicino e ci provo a spiegarti il senso della mia spiritualità come forza interiore che non molla mai. Se hai dei prossimi che agiscono con stupidità e vuoi veramente il loro bene, non giudichi perchè sarebbe presunzione( la ragione sull’io che predomina non arriva) ma agisci su di loro ogni volta modulando il comportamento( provi empatia, ti arrabbi, scuoti, incoraggi, lasci perdere, vai oltre e a volte perdi la pazienza, perdoni..)La motivazione che spinge all’azione è comunque la speranza del miglioramento dopo aver esercitato pazienza, fede, coraggio e dedizione. Nel Vangelo si dice che per essere veri cristiani occorre perdonare settanta volte sette, quindi all’infinito. Ci tengo a dire questo perchè a volte si preferisce dire: ” E fatto così!” e si va oltre. Ancora nel Vangelo si dice che se uno sbaglia “…va e ammoniscilo tra te e lui solo, se non ti ascolterà dillo ad atre due persone….dillo alla comunità” Questa si chiama correzione fraterna che racchiude il senso dell’amore autentico, non giudicante e non lassista. Un caro saluto a te Valerio e grazie delle tue testimonianze!

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