A la vida no le gusta conducir de la mano al ser humano. Al contrario, a la vida le gusta ser conducida por él, le gusta ser conocida, trabajada, mejorada, administrada, vivida. La vida odia a quien se deja empujar por ella, a los resignados, abúlicos, apáticos, tibios…La vida es generosa y disponible con quien toma la iniciativa, con quien quiere valorarla, con quien le da confianza. Ama a quien obra en ella. Está allí desde siempre propio por esto. Están muertos los que dejan recorrer la vida sin vivirla. No hay que pararse frente a las dificultades. Mejor dicho, las dificultades existen para probar nuestra capacidad de reacción. Los problemas existen para ser solucionados. Sirven para aprender, para traer enseñanzas, indicaciones. Si no existieran tendremos que inventarlos.
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4 commenti
“tu fai delle cose buone e ti accadono delle cose buone”, questo è il tema del terzo passo dei dodici di un gruppo di auto aiuto al quale io faccio parte da più di un anno.Sono una persona dipendente e fortunatamente me ne sono reso conto abbastaza presto, ma ultimamente, sento di aver spostato la dipendenza su altro, e devo dire che quello che adesso ho e sento e provo è il frutto di alcuni errori che ho fatto nell’ultimo periodo;Se c’è qualcuno con il quale devo prendermela questo sono io e alloa stesso tempo sono io che devo cercare di uscire da questa situazione in cui mi trovo, sento che mi ci trovo per “annebbiarmi” la vista per dimenticare la realtà della vita. Stavolta però,grazie anche alla mia piccola esperienza in questo gruppo di autoaiuto, ho i mezzi per provarci, sempre un giorno alla volta. Sento solo che mi risulta più difficile essendo “predisposto”, secondo me, alle dipendenze o cmq a lasciarmi andare per evitare le responsabilità e affrontare i problemi. La ringrazio anche se non ho mai avuto il piacere di conoscerla ma queste parole scritte sulla “la vita odia chi si fa spingere da lei”, spero mi aiuteranno a crescere e migliorare il mio stato d’animo che ora sento di avere sotto le scarpe. cordiali saluti e grazie ancora
Gabriele
… questo tuo scritto mi fa ricordare un passo di Giacomo… dove ci dice “non siate come l’onda del mare mossa e agitata dal vento”… e qui mi risuona quanto hai citato tu, ovvero siate il vento, siate voi la Dynamis, soffiate voi e indicate la strada alla vostra vita… e quando anche dovesse smarrirla, voi stessi e con l’aiuto di Dio che ci ha dotati di tutti i “navigatori” possibili e immaginabili… Grazie valerio, è sempre molto bello quanto ci scrivi…
grazie anche a te Massimo per i tuoi puntuali commenti…
“capacità di reazione”….ho lavorato tanti anni in una scuola materna ed elementare statale e mi domandavo come siamo giunti ad essere capaci di distruggere i bambini.poi pensavo a don lorenzo milani e la sua scuola e maria montessori loro sì conoscevano il rispetto per la persona che hai davanti.dopo averne passate tante troppe la capacità di reazione cessa purtroppo.