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3 commenti
vivo male, i miei rapporti con la gente, a volte anche in seno alla mia stessa famiglia, per una difficoltà a comunicare su cose vere.La comunicazione avviene in modo superficiale e su argomenti banali.Si rifuggono scambi profondi.Quando il clima è sereno si ride e si scherza, prendendosi in giro a volte anche in maniera pesante che diventa offensiva.Se c’è tensione si scarica il proprio disagio sull’altra persona e si va via.Penso che questo modo di comunicare è proprio il frutto del disimpegno e della superficialità con cui viviamo le nostre emozioni.vengono liquidate e scaricate al più presto senza che possano minimamente penetrare in profondità.
sto leggendo il tuo libro sulla solitudine, quante cose ci dici quanti nodi sciogli che meravigliosa visione hai della Persona con tutti i colpi ricevuti ma la possibilità di comprenderli e andare OLTRE.sì valerio questo potere che vuole gestire l’anima dell’uomo gestire per usare e sfruttare si è sempre più affinato uno scalino più sù della cultura e conoscenza che l’uomo oggi può avere.nella loro semplicità avevano ragione le tribù indigene a non voler farsi fotografare per non farsi rubare l’anima. Fermarsi pregare stare in silenzio ascoltare la voce della natura o delle profondità di sè assolutamente senza farsi portare via da questo fiume in piena di attrazioni.quale secolo ha avuto più divertimenti,possibilità di viaggiare,ecc..eppure il segreto l’hai scoperto è nella solitudine è lì la pace la calma il godimento la conoscenza. gandi diceva che ogni momento di meditazione vale più di giornate intere di frenesia. buon anno nostro caro caro amico
Condivido pienamente queste tue affermazioni. E’ la proeccupazione che ha espresso recentemente anche il Papa. Questa tua posizione potrebbe essere interpretata come un’atto politico nei confronti di questa nostra società, in verità è il messaggio che duemila anni fà un uomo chiamato Gesù ha portato sulla terra. Creare l’uomo “nuovo” con la Sua parola rinnovatrice che cambia interiormente.