Another thing… good intentions should be made sparingly.
If a good intention is not made with determination and concentration it can turn out to be a trap. It can become an alibi, a justification.
The mind is very clever.
So it is necessary to transfer the level of the battle.
From theory to practice.
When we make a good intention we do well to associate it to a practical act, something habitual and simple, like brushing our teeth, closing and opening a door or watching the time, etc…
And so doing it becomes a very powerful psycho-spiritual way of conditioning the self.
And, after some time, it works without us realizing it.
Translation by Dani Clark Scano
Ancora una cosa..per esempio i buoni propositi devono essere fatti con parsimonia.
Il buon proposito se non fatto con determinazione e concentrazione può rivelarsi una trappola. Può diventare un alibi , una giustificazione.
La mente è molto astuta.
Bisogna, allora, spostare il livello di combattimento.
Da teorico a pratico.
Quando stiamo facendo un buon proposito sarebbe bene associarlo a un atto pratico, abitudinario e semplice, come può essere il lavarsi i denti, il chiudere o aprire una porta, il guardare l’ora, ecc….
Così facendo diventa un autocondizionamento psicospirituale di grande potere.
E, dopo un po’ di tempo, opera senza che ce ne accorgiamo.
Il buon proposito se non fatto con determinazione e concentrazione può rivelarsi una trappola. Può diventare un alibi , una giustificazione.
La mente è molto astuta.
Bisogna, allora, spostare il livello di combattimento.
Da teorico a pratico.
Quando stiamo facendo un buon proposito sarebbe bene associarlo a un atto pratico, abitudinario e semplice, come può essere il lavarsi i denti, il chiudere o aprire una porta, il guardare l’ora, ecc….
Così facendo diventa un autocondizionamento psicospirituale di grande potere.
E, dopo un po’ di tempo, opera senza che ce ne accorgiamo.
2 commenti
Se i pensieri negativi sono ossessionanti, credo che sia difficile associarli ad un semplice atto pratico. Inoltre il buon proposito, come dici, deve essere certo per iniziare un combattimento vero. Il problema è anche evitare di avere una duplice volontà, quella di desiderare il superamento del pensiero negativo e quella invece di crogiolarsi dentro.
E’ un lavoro su noi stessi che, in seguito, si rifletterà positivamente anche sugli altri. Dobbiamo solo essere costanti nel tempo e….se a volte viene meno ….perdonarci!!
Un saluto affettuoso Rosanna